Se Lega, Forza Italia e Fratelli d’ Italia fossero genuini difensori
della libertà degli italiani come gridano in piazza – quante
volte Berlusconi ha chiuso i suoi comizi con “più libertà meno
Stato” e definito il suo partito come il partito delle libertà-
perché nelle leggi elettorali non difendono il diritto politico
costituzionale degli italiani di scegliersi i loro rappresentanti
parlamentari?
Scegliere è essenziale. Non dare libertà di scelta agli italiani/e
quando votano alle politiche questo sì è immorale e anti
costituzionale. Con la legge elettorale vigente, il così detto
“rosatellum”(da Ettore Rosato deputato del PD e oggi di Italia
viva per transumanza nel Palazzo), applicato nelle elezioni
della legislatura marzo 2018, modificato in peggio durante il
governo Conte 1°, i partiti di centro destra e il PD di Renzi
(2018) dicevano di voler dare voce al Popolo (prendendolo
per i fondelli). Sottintendevano dare solo voce e democrazia
formali e non la dignità costituzionale che i cittadini hanno e
che la Corte Costituzionale gli riconosce. Questa dignità a noi
tutti era già stata rubata nel 2005 col Porcellum di Lega e
Forza Italia e mai più restituita nonostante la sentenza n.1 del
2014 della Corte Cost.
In Costituzione la sovranità appartiene al popolo per l’art. 1 .
Ma, a causa dei partiti (soprattutto di quelli che oggi sono
aperturisti per la libertà a prescindere), il corpo elettorale non
può scegliere i suoi rappresentanti nella lista di candidati e
candidate indicata dal partito (liste bloccate nell’ordine o
scheda nulla).
E’ essenziale che tale diritto sia ridato agli italiani. Vi è tuttavia
il rischio che l’elettore non sappia più esprimere, dopo
vent’anni di regime autocratico, la sua scelta a meno che
essa non sia resa obbligatoria negli articoli della legge
elettorale. Anche i candidati del partito più votato
riceverebbero poche preferenze. Questo problema può
essere superato imponendo nella legge elettorale una soglia
ragionevole, uguale per tutte le liste (* vedi esempio alla fine),
sopra la quale abbia efficacia e validità l’ordine indicato dalle
preferenze espresse dagli elettori. Si tenga conto che la
possibilità di indicare almeno una preferenza o più preferenze
di genere diverso è essenziale alla partecipazione attiva
dell’elettore e alla democrazia di sostanza.
Dal 2005 al 2014, i parlamentari sono stati scelti in toto dai
partiti invece che dagli elettori! E poi il Rosatellum ha replicato
gli stessi effetti e difetti!
Ora anche ci fosse il proporzionale senza alcuno
sbarramento, ma i parlamentari fossero tutti nominati dai
partiti, il Parlamento sarebbe comunque “controllato” da chi
“nomina” i parlamentari e il proporzionale servirebbe solo per
capire le proporzioni tra i partiti. Una volta che i partiti si sono
accordati, è più probabile che essi si scordano di quelli che
hanno votato
La Costituzione invece richiede che gli eletti siano scelti dagli
elettori all’art.48, ma anche che i partiti abbiano
un’organizzazione democratica, all’ art.49, “con metodo
democratico”. Quindi anche i candidati dovrebbero essere
scelti in modo democratico.
Questo giustifica e da senso a quanto è contenuto nella
sentenza relativa alle liste bloccate 1/2014 della Consulta sul
porcellum, che ha anche rimosso il premio di maggioranza:
”Le condizioni stabilite dalle norme censurate [“liste bloccate
del Porcellum”] sono, viceversa, tali da alterare per l’intero
complesso dei parlamentari il rapporto di rappresentanza fra
elettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso si costituisca
correttamente e direttamente, coartano la libertà di scelta
degli elettori nell’elezione dei propri rappresentanti in
Parlamento, che costituisce una delle principali espressioni
della sovranità popolare, e pertanto contraddicono il principio
democratico, incidendo sulla stessa libertà del voto di cui
all’art. 48 Cost. ”
Come dare soluzione al problema delle preferenze?
Dare significatività e ragionevolezza alla libertà di scelta degli
elettori nell’esprimere le loro preferenze in una legge
elettorale proporzionale significa rispettare gli Art.1 e Art.3
Cost. e le sentenze della Corte Costituzionale dal 1991 ad
oggi .
Per l’art. 3 Cost. <>
che declinato in materia elettorale . significa che la legge
deve rispettare i loro diritti politici di elettori che sono
necessariamente uguali in una Repubblica democratica.
Porcellum, Italicum e Rosatellum sono tre leggi elettorali
fasulle che rendono gli elettori di peso diseguale e quindi da
ritenere incostituzionali con le quali la nostra classe politica
ha violato la ragionevolezza dei limiti costituzionali. Di ciò la
stessa dovrebbe vergognarsi . Il Porcellum è stato bocciato
nel 2014 dopo tre parlamenti e governi formati con esso,
l’Italicum bocciato dopo il referendum del 2016 con sentenza
n.37 del 2017; il Rosatellum, il più fasullo, originale,
machiavellico, stolto sistema elettorale, che nessun altro
Paese ha, avrà la stessa sorte o, prima o dopo, gli elettori e le
elettrici non andranno a votare.
Nell’ esempio che segue il cambio dell’ordine indicato dal
partito avviene sempre con lo stesso criterio utile per fare
l’esempio :”>2/3 dei voti dati alla lista/numero dei candidati in
lista “; nel caso a fondo verde e bianco si ipotizza che la
legge elettorale consenta 1 sola preferenza, nel caso a fondo
rosso che la legge elettorale consenta due preferenze di
genere diverso.

