Legge elettorale proporzionale con preferenze

Questa proposta di legge d’iniziativa popolare intende introdurre una legge elettorale che restituisca agli elettori la possibilità di scegliere da chi essere rappresentati, cosa che da oltre trent’anni è stata negata dalle leggi elettorali che si sono succedute nel tempo (il Mattarellum, il Porcellum, l’Italicum, e ora il Rosatellum). Viene cancellata l’attuale ripartizione del territorio nazionale in collegi uninominali e plurinominali, il cui voto obbligatoriamente congiunto costituisce l’offesa più dolorosa rispetto alla prescrizione costituzionale del voto “personale ed eguale, libero e segreto”.

Viene ridotto l’attuale abnorme numero di sottoscrizioni per presentare le liste e il territorio nazionale viene costituito in unico collegio elettorale ripartito per la Camera in circoscrizioni interprovinciali e per il Senato in circoscrizioni regionali (per le più grandi) o interregionali (per le più piccole). Il Parlamento verrà eletto con un sistema proporzionale puro senza sbarramenti, e l’elettore avrà facoltà di esprimere sino a due preferenze di diverso genere; in mancanza di preferenze espresse, s’intenderà che l’elettore abbia voluto preferire il capolista.